Questo sito utilizza cookie tecnici, analytics e di terze parti.
Proseguendo nella navigazione accetti l'utilizzo dei cookie.

Preferenze cookies

Caffé letterario. Ottavo incontro – il mondo impiegatizio

Il nostro ottavo e ultimo incontro è anche quello più eterogeneo: parleremo infatti di un racconto (Luigi Pirandello, Il treno ha fischiato), di una poesia (Elio Pagliarani, La ragazza Carla) e perfino di un album musicale (Fabrizio De André, Storia di un impiegato). Ad accomunare testi tanto diversi fra loro è la figura dell’impiegato, che nel Novecento è diventato uno dei simboli incarnati dell’alienazione, lasciando tuttavia al tempo stesso presagire una possibilità di liberazione, di riscatto o addirittura di rivolta. Ne Il treno ha fischiato, protagonista è Belluca, un impiegato “mansueto e sottomesso” che tuttavia, dopo molti anni di abusi e sopraffazioni, si ribella all’improvviso, lasciando tutti stupiti: il fischio di un treno, simbolo del mondo e del viaggio, dell’immaginazione e della possibilità, distrugge il confinamento mentale in cui il protagonista si era rifugiato per molti anni. Con il suo tipico gusto per il rovesciamento paradossale, Pirandello ci interroga sui confini della sanità e della malattia mentale: Belluca pare impazzito proprio quando inizia a rinsavire. La sua ribellione è condivisa – ma in una prospettiva apertamente politica oltre che esistenziale – anche dall’anonimo protagonista di Storia di un impiegato, un racconto in versi musicato in nove canzoni dove le sommosse comunitarie del Sessantotto fanno da sfondo all’azione solitaria di un trentenne con “la faccia usata dal buonsenso” che s’improvvisa bombarolo per attaccare le sedi del potere. Rabbia, amore, sogno e umanità si intrecciano in parole che la voce calda e appassionata di De André rendono indimenticabili (qui potete ascoltare l’intero album). Infine, ne La ragazza Carla Pagliarani si accosta con lucidità ed empatia alla storia di una giovane impiegata scissa fra desiderio di libertà e le pressioni della società. La tecnica quasi cinematografica di composizione dei versi ci permette di calarci nell’intimità di Carla e nei meccanismi feroci di un mercato del lavoro che pratica impunemente lo sfruttamento e il ricatto. E che tuttavia non spegne il vitalismo di chi combatte per tirare avanti, nella consapevolezza che “sulla terra non c’è / scampo da noi nella vita”.

Vi ricordiamo che per partecipare, è necessario prenotare il posto presso la Segreteria dell’Istituto all’indirizzo biblioteca.iicvilnius@esteri.it e richiedere il testo che si analizzerà durante l’incontro.

Gratis per i corsisti IIC, studenti di italianistica e utenti di biblioteca dell’IIC. Agli altri chiederemo un piccolo contributo di 3 euro.

Prenotazione non più disponibile

  • Organizzato da: IIC Vilnius