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Literatūrinė kavinė. Antras susitikimas – Paauglystė

Sospesa a metà fra il mondo infantile e quello adulto, l’adolescenza è una delle fasi più problematiche ma anche ricche di possibilità della nostra vita. Forse per questo gli scrittori ne sono così attratti, e cercano di coglierne i vari aspetti.

Adolescenza può voler dire chiusura, irresponsabilità e violenza. Troviamo tutte queste caratteristiche nel protagonista di Ultimo viene il corvo, di Italo Calvino. Questi è “un ragazzotto montanaro, con la faccia a mela” che cerca di superare la distanza fra sé e le cose… sparando. Infatti, “se puntava il fucile la distanza vuota si capiva che era un trucco; lui toccava il grilletto e nello stesso momento la pigna cascava”. Il ragazzo ha una mira infallibile ma non sembra per niente consapevole degli effetti delle proprie azioni. Il racconto, mentre ci presenta uno scorcio dell’Italia della Resistenza, mette in moto un’escalation sempre più drammatica e inquietante, fino al cupo e ambiguo finale. Sempre di Calvino, Un pomeriggio, Adamo tratteggia invece un ragazzo selvaggio, mite e generoso, un ragazzo-giardiniere che carezza i rospi come se fossero gattini e ha sempre voglia di regalare qualcosa. Si chiama Libereso, che in esperanto significa libertà. Dal tono poetico e favolistico di questo racconto si passa a quello fumettistico e irresistibile di La storia di Pronto Soccorso e Beauty Case di Stefano Benni. Qui il ribellismo giovanile è esaltato in una specie di epica comica ma non per questo meno seria: “Pronto Soccorso gironzolava tutto pieno di cerotti e croste sulla Lambroturbo e un chilometro più in là Beauty mangiava un gelato su una panchina”. Ma ogni storia che si rispetti ha il suo cattivo, che qui è il vigile Joe Blocchetto, pronto a multare chiunque. Chi avrà la meglio, il pedante adulto che vuole far rispettare le regole o l’anarchico e divertentissimo giovanotto? Beh, prima dovete leggere questo spassoso racconto. Non un racconto ma una breve e intensa lettera, Siamo belli, dunque deturpiamoci di Pier Paolo Pasolini è infine indirizzato a Gennariello, un giovane che lo scrittore mette in guardia contro il conformismo dei giovani obbedienti, che praticano e predicano la rinuncia, l’infelicità e la bruttezza. Pasolini esorta il suo giovane ad andare controcorrente: “essi ti insegnano a non splendere. E tu splendi, invece, Gennariello”.

Vi ricordiamo che per partecipare, è necessario prenotare il posto presso la Segreteria dell’Istituto all’indirizzo biblioteca.iicvilnius@esteri.it e richiedere il testo che si analizzerà durante l’incontro.

Gratis per i corsisti IIC, studenti di italianistica e utenti di biblioteca dell’IIC. Agli altri chiederemo un piccolo contributo di 3 euro.

Prenotazione non più disponibile

  • Organizuota: IIC Vilnius