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Il traduttore come medium: a partire da Harrison, Padgett e Sullivan

Seminario di Riccardo Frolloni

Di fronte al testo poetico ognuno si pone a seconda delle proprie esigenze, di ciò che cerca, di ciò che vuole trovare, e può trasformarsi in un processo infinito, anche senza via d’uscita. Al traduttore è chiesto invece di trovare una direzione, un percorso con determinate regole, quelle linguistiche, grammaticali e poetiche, perché quel tracciato dovrà essere attraversato da chi diversamente non ha possibilità di porsi di fronte all’autore. Dunque il traduttore diviene una sorta di medium tra l’autore e il fruitore, e la traduzione un’eclissi di luna. In un delicato sistema d’equilibrio tra amore, precisione ed estetica, il traduttore di poesia cerca di stabilire un contatto altrimenti impossibile. A partire da tre autori e tre traduzioni molto differenti fra loro, cercheremo di capire come restituire, in una lingua diversa, la geografia del testo originale.

Università Vytautas Magnus di Kaunas, aula 102, V. Putvinskio g. 23, Kaunas
Seminario in lingua inglese

L’evento si svolge nell’ambito della Rassegna di poesia italiana in Lituania L’Italiano dei poeti.

Per prenotare il posto premi QUI

  • Organizzato da: IIC Vilnius, Università di Vilnius, Università Vytautas Magnus