La retrospettiva cinematografica dedita al maestro Michelangelo Antonioni comporta la trilogia informale o “dell’alienazione” e tre lavori realizzati fuori dall’Italia.
Antonioni si è affermato come autore di una cinematografia completamente nuova cui venne apposto l’epiteto “Antoniennui” (Antonioni + “ennui”, noia in francese) riferito alla paralisi dei sentimenti, alla vanità e velleità dell’intenzioni, all’insussistenza dei personaggi.
Il Maestro solitamente si disinteressava della linea narrativa nei propri lavori, prediligendo la fragilità delle relazioni: il sovente fulcro dei suoi racconti è persona (quasi sempre una donna) segnata dallo smarrimento e dall’incomprensione. Con questo proprio modo cinematografico, Antonioni, digrediva nettamente dai principi del cinema italiano del dopoguerra. Intellettualità; attenzione agli stati di incertezza; rappresentazione stilizzata dello spazio sì da trasmettere l’interiore dei personaggi; ansia esistenziale, tutto questo confliggeva contro il neorealismo classico.
Antonioni, a suo tempo tacciato da reazionario, articola una visione sorprendente di questioni e attuali e contemporanee, la crisi ecologica; la storia del colonialismo; il consumismo ed il suo impatto sulle relazioni umane.
Durante la retrospettiva, Dr. Matilde Nardelli, l’autore della monografia “Antonioni e l’estetica dell’impurità” e Salvatore Bitonti, direttore dell’Accademia Albertina di Torino visiteranno il cinema “Skalvija”.
Organizzatori: Istituto Italiano di Cultura, Centro cinema „Skalvija“
Il film “Blow up” di Antonioni sarà proiettato a Klaipeda nel Cinema „ArleKinas“ il 31 maggio.
Collabora: „MA NO Films“