Lezione aperta del prof. Salvatore Bitonti
La trilogia internazionale, Blow-Up, del 1966; Zabriskie Point, del 1970; Professione: reporter (The Passenger), del 1975.
Blow Up liberamente ispirato al racconto Le bave del diavolo di Julio Cortázar, è il film che ha caratterizzato la svolta internazionale della carriera di Antonioni, imponendosi all’attenzione del pubblico anglofono. Substrato teorico alla base del progetto è la natura elusiva e polisemica delle immagini in una profetica impossibilità di riportare la realtà quale essa sia, ma solo come essa possa apparire, sfuggente e mutevole. Divenne icona filmica della swinging London degli ann‘60
Zabriskie Point il punto forse più alto di Antonioni, cineasta internazionale. Straordinaria critica all’imperante egemonia consumistica dell’impero americano, è un road movie che registra gli anni della rivoluzione giovanile con esiti impietosi e sublimi grazie alla musica dei Pink Floyd
Professione Reporter è il terzo lungometraggio girato da Antonioni fuori dall’Italia basato su un soggetto di Mark Peploe è un apologo sui concetti di identità e di libertà, filmato con consumata eleganza da un Antonioni formalmente ineccepibile. Attraverso una dilatazione del ritmo che lascia spazio ai silenzi e alla contemplazione, il cineasta traccia la parabola del protagonista in tre movimenti: la condizione iniziale di sconfitta e di stallo; il cambio di identità; la morte.