Incontro con Michela Catto, autrice del libro
1567. L’Europa è sconvolta dalle guerre di religione e l’Italia dalla repressione iniziata con la salita al soglio pontificio di Pio V, l’inquisitore Michele Ghislieri. A Roma, mentre l’eretico luterano Pietro Carnesecchi finisce al rogo, un cardinale di Santa Madre Chiesa, Marcantonio Da Mula, propone ad alcuni suoi “amici” una disputa sulla guerra e sulla natura belligerante del cristianesimo, ancora lontano dal messaggio evangelico di fratellanza e di pace. I letterati e gli uomini di Chiesa che risposero alle sue domande si interrogarono così sulla contrapposizione fra la tolleranza religiosa del mondo pagano e l’intolleranza del cristianesimo, impegnato fin dagli inizi in una guerra di cristiani contro altri cristiani. Il precoce dibattito italiano, non a caso rimasto manoscritto, seppure con autocensure e timori, paure e dissimulazioni, affrontava la liceità dell’uccidere l’eretico, in guerra come sui roghi. E’ una testimonianza di quella generazione di uomini che visse il tramonto dell’idea di una riforma della Chiesa di tipo “moderato” e il sorgere, illuminato dai roghi, della Chiesa dell’Inquisizione.
Sull‘autrice
Michela Catto, ancienne élève della Scuola Normale di Pisa, è attualmente ricercatore presso la Fondazione Bruno Kessler di Trento. E’ autrice di numerosi saggi sulla storia politica religiosa dell’età moderna. Fra le sue pubblicazioni, Un panopticon catechistico. L’arciconfraternita della dottrina cristiana a Roma in età moderna (Roma, 2003), vincitore del premio Pirovano 2004 e La Compagnia divisa. Il dissenso nell’ordine gesuitico tra ‘500 e ‘600 (Brescia: Morcelliana, 2009). Le sue ultime ricerche sono dedicate alla storia della Compagnia di Gesù in Cina in età moderna.
In francese, con traduzione in lituano
Entrata libera
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