I clinici si affidano a segni e sintomi per individuare la malattia che causa disturbi cognitivi o demenza. Una prima difficoltà è nel caratterizzare una sindrome, sia perchè la descrizione di un disturbo cognitivo ha limitazioni intrinseche, sia perchè le sindromi cognitive o demenziali, attualmente note, hanno spesso delle sovrapposizioni. Un’ulteriore difficoltà è stata recentemente riconosciuta nell’ etereogeneità clinica di uno stesso quadro anatomatologico. Dati recenti sembrano infatti indicare che una stessa malattia (definita su base anatomo-patologica) può esprimersi in diverse forme cliniche, o fenotipi. D’altra parte, la stessa sindrome (o fenotipo) può essere associata a diverse malattie. Sembra quindi che, nel campo delle demenze, la canonica associazione clinico-patologica debba essere oggetto di revisione. Allo stesso tempo, le diverse forme anatomo-patologiche di demenza sembrano condividere un meccanismo di progressione spazio-temporale che ricorda quello descritto nelle malattie da prioni.
La lezione si terrà in inglese