Con la rottura dell’unità della respublica christiana gli spazi dell’esperienza religiosa e culturale si andavano restringendo. Alcune esperienze non erano più permesse, viste con sempre maggiore sospetto, considerate incompatibili con l’ortodossia e la disciplina. Si aprivano però altri confini con la scoperta di nuovi popoli, di altre religioni e culture. I confini non solo esprimono la separazione ma anche i nuovi spazi degli incontri.
Eresia, mistica e profezia sono qui interpretate come esperienze non solo religiose ma anche culturali, come chiave di lettura del religioso dell’altro, il diverso da sé, interpretato di volta in volta paragonandolo alle proprie – note e conosciute – eresie che diventano la griglia entro cui racchiudere ogni forma del vissuto religioso.
I confini in questo caso superano il religioso in quanto tale per divenire esperienze culturali di contatto che vanno al di là degli spazi geografici. L’incontro desidera mettere a confronto casi e vicende delle esperienze religiose che per definizione erano al confine – tra ortodossia ed eresia – in Europa, tra mondo cattolico e protestantesimi così come nei Nuovi mondi.
I relatori e i rispettivi interventi:
Antonella Barzazi. “Paolo Sarpi tra critica della religione e nuove ortodossie”
Moreno Bonda. “I Principi matematici della teologia cattolica di John Craig: tra dottrina cartesiana ed eresia”
Michela Catto. “Dall’ateismo al deismo: le modifiche dell’interpretazione del confucianesimo nei testi gesuitici (XVII-XVIII secolo)”
Valdas Mackela. “Eresia: un’introduzione”
Guido Mongini. “Gli eretici italiani del Cinquecento e la critica della Riforma”
Franco Motta. “Eresie della natura? La scienza come sapere eterodosso nella prima età moderna”
Gintarė Petuchovaitė-Majauskė. “Demonizzazione del Papa nella letteratura polemica lituana del Cinquecento”
Dainora Pociūtė Abukevičienė. “Confessione religiosa e medicina: medici eretici italiani alla corte del Re Stefano Báthory”.
Laura Ronchi. “Dall’ortodossia all’eterodossia: i processi moscoviti degli anni ’50 del XVI secolo.”
Gianvittorio Signorotto. “Gesuiti, misticismo e Inquisizione nell’Italia del XVII secolo”
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