Festival internazionale del teatro per i bambini “KITOKS ’15”
A sinistra, in alto nell’angolo, un puntolino A destra, nell’angolo in basso, altro puntolino
E al centro niente di niente
E niente di niente è tanto, tantissimo
In ogni caso assai più di qualcosa.
Kandinsky.
Kandinsky scrive: “Il colore è il tasto, l’occhio è il martelletto, l’anima è un pianoforte con molte corde. E l’artista è la mano che toccando questo o quel tasto fa vibrare l’anima”. In un altro passaggio della sua riflessione dirà altrettanto della forma.Per Kandinsky forme e colori parlano direttamente all’anima. Ogni colore ha un suo odore, sapore, suono, così un punto, una linea o un triangolo, un quadrato, un cerchio. Grazie alle loro qualità sensibili le forme sono esseri viventi da ascoltare e i colori richiamano una sensazione vitale, un’emozione, un suono, addirittura uno strumento musicale. Ed è proprio questa visione “sinestetica” che ha stimolato la mia curiosità e il desiderio di avvicinare le parole di Kandinsky al bambino e alla sua “percezione multisensoriale” del mondo.