RAFFAELE PE (controtenore)
ELISA CITTERIO (violino I)
HERIBERTO DELGADO (violino II)
KRISHNA NAGARAJA (viola)
FRANCESCO GALLIGIONI (violoncello)
NICOLÒ PELLIZZARI (cembalo/organo)
CHIARA GRANATA (arpa doppia)
PROGRAMMA
Antonio Vivaldi (1678-1741)
„Amor hai vinto“, RV 683
„Care selve, amici prati“, RV 671
Sonata per violino in la minore op. 2 n. 12, RV 32
„Qual per ignoto calle“, RV 677
Concerto in re minore per archi e basso continuo detto “Madrigalesco”, RV 129
„Alla caccia dell’alme e de’ cori“, RV 670
Sonata per violoncello in Mib maggiore, RV 39
„Cessate, omai cessate“, RV 684
Queste cinque cantate solistiche per contralto e basso continuo rappresentano un contributo unico all’ampio catalogo di musica vocale di Antonio Vivaldi, in gran parte legato al soggiorno del maestro veneziano a Mantova tra il 1718 e il 1720. I suoi servizi come Maestro di Cappella per il Principe Filippo D’Assia-Darmstadt erano per lo più incentrati sull’intrattenimento del signore nelle stanze del suo Palazzo Ducale. Qui ha l’occasione di scrivere musica profana su vari temi come la caccia, l’amore e la natura per piccoli ensemble, evitando in modo divertente l’uso del suo amato violino. È la voce la vera protagonista delle composizioni, evocando paesaggi, emozioni e passioni. Per Antonio Vivaldi, la cui musica è spesso indicata come esclusivamente strumentale, si tratta di una sfida e di una prova di vero virtuosismo.
Edizioni a cura di Raffaele Pe e La Lira di Orfeo
Raffaele Pe e La Lira di Orfeo
Descritto come “a baroque star” dal «Times», artista di riferimento e infaticabile promotore della cultura barocca, il controtenore Raffaele Pe abbraccia un repertorio che spazia dal Recitar cantando a opere contemporanee create su misura per la sua voce.
Nel 2015 ha fondato La Lira di Orfeo, un collettivo di musicisti, artisti e ricercatori con cui Raffaele Pe sta introducendo una vera e propria rivoluzione nel mondo della musica barocca, proponendo un repertorio in continua riscoperta. Dalla creazione di nuove edizioni critiche alla progettazione degli spettacoli, Raffaele Pe e il collettivo si muovono con disinvoltura tra le arti per creare spettacoli che guardano al passato con una sensibilità contemporanea.
A seguito dei brillanti debutti alla Philharmonie di Berlino per la Deutschland Radio Kultur e al Theater an der Wien, oltre agli inviti alla Wigmore Hall, all’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, all’Handel Festival di Halle e Goettingen, La Lira di Orfeo è ormai internazionalmente riconosciuta come autorevole giovane voce italiana per l’interpretazione della musica vocale tra Sei e Settecento.
Fra le ultime produzioni: Aci, Galatea e Polifemo di Handel nella prima ricostruzione della versione per Senesino realizzata in collaborazione con il Teatro Municipale di Piacenza, Griselda di Alessandro Scarlatti a 300 anni dalla sua prima rappresentazione, L’Angelica di Porpora per il 47esimo Festival della Valle D’Itria e il revival in tempi moderni di Orfeo di Porpora composto per Farinelli nel 1736, che ha appena riscosso grande successo al Theater an der Wien.
La discografia più recente del gruppo comprende The Medici Castrato (Glossa), Alessandro Scarlatti. Concerti Sacri (Amadeus) e Giulio Cesare. A baroque Hero (Glossa), che ha ottenuto il Premio Abbiati della Critica musicale italiana come Miglior Disco ed è stato eletto dal «Times» e da «Die Welt» uno dei migliori progetti discografici del 2018. Nel settembre 2021 l’ensemble ha pubblicato per Glossa Aci, Galatea e Polifemo, una ricostruzione moderna della versione scritta per il cantante castrato Senesino nella parte di Aci.
Dal dicembre 2015 è ensemble in residenza presso la Sala della Musica della Fondazione Maria Cosway di Lodi, nell’intento di valorizzare e tramandare l’eredità culturale e musicale di Maria Hadfield Cosway (1760-1838) in una prospettiva internazionale.